Le truppe delle Nazioni Unite
hanno deciso di rinforzare i propri contingenti nella regione del Golan, vista
la prosecuzione della guerra in Siria e l’accrescimento delle tensioni. Sono
previsti stanziamenti di blindati e di soldati, dovuti alle aggressioni
perpetrate dai siriani nelle settimane passate. Le alture del Golan
costituiscono una zona ricca di petrolio, contesa da Siria e Israele. Nel
1967, con la Guerra dei Sei Giorni, il moderno Stato di Israele riuscì ad occupare
larghe porzioni di territori egiziani e giordani, giungendo quasi fino alle rive
orientali del Canale di Suez, anticipando un’offensiva dei Paesi arabi. Grazie
ad un’azione fulminea, le armate di Tel Aviv si impadronirono della regione ad
occidente del Mar Morto e del fiume Giordano (Cisgiordania), portando entro i
propri confini non solo l’antica Gerusalemme e la penisola del Sinai, ma anche
la Samaria, Gerico, Hebron e il Golan. Dopo pochi anni, nel 1973, un’alleanza
formata da Siria ed Egitto scatenò un attacco a sorpresa (Guerra del Kippur o
del Ramadan) che mise in seria difficoltà le linee difensive israeliane. La
reazione dell’esercito con la stella di David arginò l’avanzata nemica, sia sul
fronte egiziano (Sinai), che su quello siriano (alture del Golan). Il conflitto
durò dal 6 al 24 ottobre e l’aperto sostegno di Stati Uniti ed Unione Sovietica
ad israeliani e arabi, rispettivamente, lo trasformò in una delle più gravi
crisi mediorientali sino ai giorni nostri. In risposta all’appoggio fornito dai
Paesi Occidentali al popolo ebraico, le nazioni islamiche dichiararono
l’embargo del petrolio diretto al mondo industrializzato. Solo l’intervento
della diplomazia, sotto la regia delle due superpotenze, fu in grado di far
terminare le ostilità e di avviare le trattative per l’ennesimo armistizio. A
conclusione delle operazioni militari, che avevano lasciato inalterata la
situazione territoriale, il nuovo leader egiziano Anwar Sadat, con una svolta
clamorosa, congelò i propri rapporti con l’Urss e si avvicinò a Washington.
Cominciò così il procedimento che condusse al trattato di pace del 1978,
firmato a Camp David, in forza del quale il Sinai fu restituito
all’Egitto. Sadat fu condannato dagli alleati arabi come traditore della causa
islamica. La Guerra del Kippur aveva dato inizio, nel frattempo, alla spirale
di attentati terroristici contro lo Stato ebraico. I campi allestiti dai
palestinesi divennero le basi di reclutamento e di partenza dei combattenti
dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp), costituitasi nel
‘64. Più tardi, al terrorismo si aggiunse la protesta dei
Palestinesi. La storia di Israele e dei territori arabi occupati è la storia di
una guerra infinita. La situazione del Golan ne rappresenta
solo un esempio.
06/12/2012