La mafia di New York ha diviso il
territorio urbano in zone, poste sotto l’influenza dei diversi gruppi, spesso
differenziati dagli elementi etnici. La percentuale di mafiosi e di deviati
negli Stati Uniti è pari al 60-80%. La densità è ovviamente maggiore nei principali
abitati. La Grande Mela è assoggettata all’egemonia del sodalizio di Harlem,
indicato a capo della delinquenza di colore, in virtù del numero di affiliati,
che gestiscono una frazione ampia del traffico di narcotici. La mafia
statunitense, d’altronde, è attiva praticamente in tutti i businesses e in
tutti i settori (dalla ristorazione, alla finanza). La famiglia Escobar, che
gestì, nei decenni passati, l’importazione di narcotici dalla Colombia, è
segnalata tra i gruppi più influenti della delinquenza di origine sudamericana
ed è titolare di grosse proprietà, come i clan italiani, uniti grazie
all’organizzazione della Commissione. In tutto il centro urbano, sono consumate
tonnellate di sostanze illegali. La mafia italiana, diffusasi in modo esteso,
dispone tuttora di stabili contatti, che alimentano i rifornimenti di droghe,
dal Sud America e dall’Italia. Dopo le indagini note come Pizza Connection,
restano quindi delle unioni, tra gli emigrati e il Paese di origine e tra i
vari gruppi delinquenziali. Gambino è nominato come un
<<superchef>>. Badalamenti è tuttora influente. L’illegalità di
Chinatown è ascrivibile alla presenza delle Triadi asiatiche, impegnate nell’importazione
di oppio e di eroina. Gli arabi, meno tollerati, mantengono una posizione
sicuramente inglobata nella mafia internazionale, rivolta persino al
terrorismo. L’esportazione di narcotici da New York è destinata soprattutto al
Regno Unito, all’Olanda e ad altre nazioni europee. A nord di Harlem, il Bronx
esprime tuttora aspetti contrastanti, che includono morti e feriti dovuti alle
faide tra le gangs. L’inimicizia tra bianchi e neri è sensibile. Come nel Regno
Unito, l’Agenzia che gestisce l'immigrazione offre dei sospetti in
merito al livello di infiltrazione della mafia. New York è il porto di ingresso
degli esuli provenienti dall’Africa. Gli immigrati sono innumerevoli,
probabilmente milioni. La mafia indoeuropea è attiva ed è rappresentata da
migliaia di esponenti, come la Yakuza giapponese. I colombiani sono molteplici.
I gruppi messicani degli Zeta e di Sinaloa forniscono quintali di narcotici alla
clientela newyorkese e dispongono di affiliati basati ad Harlem, dove sono
rintracciabili proprietà e attività dei capi. Gli esponenti delle gangs sono
spesso armati di revolver e di kalashnikov. La mafia più ricca, definita
<<gold>>, riesce a infiltrarsi ai massimi livelli della finanza,
negli uffici di Wall Street e nei gangli della politica. La sottocultura
connessa ai narcotici, d’altronde, influenzò i movimenti intellettuali di
stampo newyorkese, che propagarono e diffusero nel mondo la mafia
internazionale. La delinquenza degli immigrati italiani negli Stati Uniti
costituisce un unico sodalizio, estesosi in tutti i centri urbani, normalmente
noto come connessione delle famiglie egemoni, coordinate dalla Commissione che
fu regolata da Gotti, da Gigante e da altri esponenti. Oltre alla presenza
della delinquenza siciliana, è visibile il radicamento di Camorra, ‘Ndrangheta,
Sacra Corona Unita, Fininvest, Banda di Roma, basilischi e altri sodalizi,
agenti in modo sinergico in tutti i settori, mantenendo contatti con l’Italia.
La presenza della mafia di Berlusconi è sintomatica e riesce a deviare perfino
i mezzi giornalistici americani e le aziende cinematografiche, intenzionate a
proporre diritti televisivi, assoggettabili ad imposizione fiscale in Italia, tramite
produzione e personaggi di dubbia intelligenza. La stessa società statunitense
di razza bianca, discendente da carcerati e da poveri emigrati
dall’Europa, è permeata da mafiosi, da deviati e da drogati, che ne
rappresentano il 50%. Le emittenti radio e televisive che trasmettono a New
York sono spesso deviate, come i giornali e i cantautori. L’eroina dimostra una
grossa diffusione. I tossicodipendenti sono numerosi, come i ladri e i barboni
che riempiono le panchine dei parchi e i margini delle strade. La delinquenza
spicciola è violenta e fastidiosa. La classe dei <<deviati>>
include tutti gli sbandati residuali. Gli individui che proferiscono il termine
<<mafia>> nelle strade sono numerosi. New York City è posta sotto
il controllo della mafia, della grande e ricca mafia statunitense.