Il sito di Adra, in Siria |
Il movimento di Hamas appoggia le
rivolte in Siria tramite armamenti e guerriglieri. L’informazione è ribadita da
fonti arabe. Durante l’ultima settimana, gli scontri tra contingenti
governativi e rivoluzionari hanno comportato altre vittime. I soldati di Assad
impongono la repressione dei dissidenti tramite aviazione, artiglieria pesante
e milizie. Gli insorti mantengono i propri commandos in alcuni centri
nevralgici, tra cui Homs, riuscendo a colpire gli avversari in altre zone e a
propagare l’opposizione persino a Damasco e ad Aleppo. Stragi, rapine,
bombardamenti, devastazioni e attentati sono quotidiani. Ieri, sono stati
registrati oltre 100 morti. Un pilota dell’aviazione ha raggiunto la Giordania,
disertando formalmente e imitando le decisioni annunciate da altri suoi
commilitoni nei mesi passati. Il sostegno ai sovversivi proviene persino da
altri Stati arabi, tra cui Libano, Arabia, Qatar e Libia, grazie all’apporto di
miliziani e di armamenti. Hezbollah, Fatah e la Fratellanza Araba hanno ribadito
il proprio supporto ai guerriglieri. Gli israeliani restano formalmente in una
posizione super partes. La Cia ha impiegato delle unità destinate ad operazioni
speciali per monitorare e indirizzare la vendita di armi ai rivoluzionari. La
destabilizzazione della Siria ha comportato finora circa 15.000 morti. Indubbiamente,
la repressione del regime è stata inflessibile, ma i rivoltosi dimostrano di
utilizzare sistemi non abituali. Le rivoluzioni della Primavera Araba sono
motivate da numerosi elementi, tra cui, ovviamente, le disparità economiche
esistenti tra i ceti dirigenti e le moltitudini. Le folle di disperati dimostrano
il sottosviluppo. I rifornimenti stanno diventando difficili. La Siria rimane
dotata di siti e di testate atomiche. Gli impianti sospetti di Adra, posti ai margini della zona di Der Al-Hadjar, sono tuttora sconosciuti alle autorità internazionali. Le possibilità di un’apertura di Damasco
ai principi degli Stati moderni, però, si sono adesso ampliate.
22/06/2012