Bangkok

Oltre 8 milioni di residenti riempiono le strade e le abitazioni di Bangkok. Gli alti grattacieli del centro, il traffico instancabile, i fiumi, i treni, le vie sopraelevate e l’urbanizzazione pulita della periferia sono interrotti solo a tratti da casupole fatiscenti. Gli investimenti in infrastrutture sono ingenti e hanno attratto il sostegno degli istituti internazionali di credito. Gli operai lavorano lentamente. Lo stile dell’architettura giapponese è visibile. Le linee strutturali impavide eccedono i limiti antisismici. Ai piedi degli immobili più alti, langue una massa di individui poveri e miserabili, dediti a furti e a elemosine. La Tailandia dimostra però di poter guadagnare rapidamente livelli di sviluppo paragonabili a quelli delle nazioni più evolute, a differenza di altri Paesi, nonostante la permanenza di sacche di degrado. Dopo l’instabilità registrata negli anni passati, il dibattito politico è giunto ad una parziale stabilità. Le gangs delle Triadi si contrappongono ai sostenitori di un moderno sistema di polizia, integrato e coordinato internazionalmente. Il Re mantiene il proprio ruolo. Di fronte alla moltitudine di delinquenti, agenti e soldati risultano attendibili e ribadiscono di intervenire solo per ristabilire l’ordine, come evidenziarono durante il colpo di Stato del 2006 e tramite l’arresto di Palazzolo. In ambito continentale, la Cina svolge il ruolo di potenza egemone in tutto il Sud-Est asiatico, sia sotto il profilo geopolitico, sia sotto quello economico, affiancata da altre potenze regionali: India e Iran. Il Giappone è tuttora ferito dal sisma del 2011, che, secondo molti testimoni, fu prodotto dall’esplosione di un ordigno atomico sottomarino, lanciato dal regime di Pyongyang. L’Asean, l’organizzazione economica delle nazioni appartenenti al Sud-Est asiatico, ha proposto a Bangkok le tappe rivolte alla propria espansione. Le capacità produttive delle aziende poste negli Stati interessati, però, sono spesso insufficienti. Questo aspetto implica l’esistenza di settori disponibili all’ingresso di attori internazionali, preparati a offrire prodotti finiti e semilavorati. Resta dubbio il diffuso atteggiamento dei residenti dei Paesi Terzi, propensi a mostrare un’apparenza di sottosviluppo, nonostante prosperità tangibili, per accaparrarsi finanziamenti dalle altre nazioni. Lebbra, polio, epatite, malaria e scabbia rimangono tra le infezioni registrate in Tailandia.

06/06/2012