Durante la guerra in Bosnia, i
contingenti della Repubblica Srpska erano composti dall’esercito dello stesso
Stato (Vrs) e dalle unità di polizia del Dicastero degli Interni,
assoggettati, fino al mese di luglio 1995, al comando e al controllo del Presidente,
Radovan Karadzic, la cui postazione era stabilita a Pale, un centro urbano ubicato
a sud-est di Sarajevo. Nell’ambito della Vrs, il Generale Ratko Mladic, in
veste di Comandante dello Stato Maggiore, era posizionato ad Han Pijesak ed era
subordinato solo al Comandante in Capo, ovvero a Karadzic. La responsabilità
principale di Mladic era strettamente connessa alla definizione di regolamenti e di ordini in
merito all’attuazione delle direttive superiori, per svolgere i compiti di comando
a lui delegati. Lo staff principale della Vrs era costituito da ufficiali, da
personale di supporto e da alcune unità militari specializzate, come il
Reggimento di Protezione 65 (progettato per fornire azioni di protezione e di
combattimento) e il Distaccamento Sabotage 10 (un’unità addestrata per le
operazioni dietro le linee nemiche e per altri incarichi speciali). La
stragrande maggioranza della capacità offensiva della Vrs comprendeva la
divisione in sei Corpi d’Armata, tutti subordinati al Generale Mladic e a
Radovan Karadzic. Nel luglio del 1995, le sei divisioni erano Corpo Drina, 1°
Corpo Krajina, 2° Corpo Krajina, Corpo Sarajevo-Romanija, Corpo Herzegovina e
Corpo Bosnia Orientale. Ciascuna armata aveva il proprio comandante individuale
e personale di comando, direttamente dipendenti dal Generale Mladic nella scala
gerarchica della Vrs. L’Esercito Bosniaco di Izetbegovic, quello croato di
Tudjman e i contingenti paramilitari di arabi e di serbi definivano l’ambiente
tattico e strategico della guerra. Zivanovic fu nominato Primo Comandante del
Corpo Drina quando fu costituita la divisione, il 1° novembre 1992 e svolse il
proprio compito fino alle ore 20:00, circa, del 13 luglio 1995. Il Generale Radislav
Krstic lo sostituì e diventò il Comandante del Corpo Drina alle ore 20:00 del
13 luglio 1995, ricoprendo questo ruolo sino alla fine della guerra. Dal mese
di ottobre del 1994, prima della promozione a comandante, il Generale Krstic
agì come Capo di Stato Maggiore e Vice Comandante del Corpo Drina, in una
posizione di sostituto, tipica di ogni brigata. Normalmente, se il comandante
era assente, incapace, o comunque non disponibile a svolgere le funzioni di
comando, il Capo di Stato Maggiore era automaticamente autorizzato, infatti, ad
esercitare l’autorità di governo nei confronti di unità subordinate, nel quadro
dell’intento generale. Lo staff di comando del Corpo Drina, con sede a
Vlasenica, aveva tre reparti specializzati, guidati da Assistenti Comandanti e
circa dieci sedi operative, responsabili, giorno per giorno, di coordinare
diversi ambiti, attinenti alla pianificazione, alle operazioni e alle funzioni
di combattimento. I rami di attività comprendevano vari settori: Operations
& Training Department, Dipartimento di Intelligence, Dipartimento per
l’Armatura Meccanizzata delle Forze, Dipartimento per la Difesa Radioattiva,
Chimica e Batteriologica, Dipartimento di Ingegneria, Artiglieria e
Missilistica, Dipartimento Comunicazioni, Dipartimento per la Difesa Antiaerea,
Amministrazione del Personale e Dipartimento per la Sicurezza Elettronica. Il
Corpo Drina aveva circa 15.000 soldati, organizzati in tredici unità, tra cui comparivano
le brigate Zvornik, Vlasenica, Birac, Milici, Bratunac, Romanija, Podrinje 1,
Podrinje 5, il quinto Reggimento di Artiglieria misto, il 5° Battaglione della
Polizia Militare, il 5° Battaglione di Ingegneria, il 5° Battaglione
Comunicazioni e il Battaglione Skelani. Ogni reggimento presentava il proprio
personale di comando e numerose unità subordinate, designate come battaglioni,
compagnie e plotoni.
22/04/2012
Fonte: Icty