Le Commissioni Antimafia in Europa

La costituzione di una Commissione Europea Antimafia è stata apprezzata dal pubblico internazionale, che spera in un inasprimento delle misure restrittive nei confronti della mafia, la cui espansione ha raggiunto dimensioni sovranazionali. La decisione del Parlamento di Strasburgo indica la volontà precisa degli organi europei, propensi a partecipare attivamente alla lotta alla delinquenza. La Commissione dovrà fronteggiare tutti gli aspetti riguardanti la diffusione e le azioni dei sodalizi negli Stati europei, adottando provvedimenti da far accettare internazionalmente. L’allontanamento dalla zona economica dell’euro, altrimenti, resterà inevitabile. La delinquenza di origine italiana, fortunatamente, subisce già esclusioni produttive, che limitano la sua espansione. La politica di Roma, d’altra parte, esprime in Europa la volontà della mafia e non è benvenuta. Ai tentativi di deviazione della Commissione Antimafia dovrà corrispondere una reazione vigorosa del sistema di polizia. Visto il provvedimento svuota-carceri, inoltre, si possono già configurare, per Alfano, Bonino, Pannella, Bernardini, Severino e Berlusconi, diversi reati: associazione a delinquere di stampo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio politico-mafioso. Si tratta di capi estendibili a tutti gli esponenti, ai sostenitori e ai politici resisi responsabili dell’approvazione del provvedimento.

31/03/2012