Libia

Il bunker di Gheddafi è stato ancora colpito. Il rais di Tripoli non è intenzionato, per il momento, ad abbandonare il proprio potere e resiste di fronte alle istanze della rivoluzione. Gli attacchi alleati verso Ba bel Aziziya possono sancire la fine del suo ruolo. L'esercito governativo sta colpendo tuttora Misurata, infliggendo numerose vittime agli insorti. Le truppe libiche utilizzano l'artiglieria pesante verso le posizioni nemiche. I missili Grad, gli ordigni dei mortai e le testate dei carroarmati riescono a scomporre le linee dei rivoltosi. I soldati di Gheddafi dispongono di un'infrastruttura consolidata, erosa parzialmente dai raids della Nato e dalla guerriglia, ma devono procurarsi rifornimenti logistici. Le sanzioni e il blocco navale possono condurre le milizie alla disfatta, limitando gravemente le loro azioni. Il regime sta addestrando dei volontari. La contraerea di Tripoli spara spesso ai jets alleati. Gli Stati Uniti hanno iniziato ad utilizzare i veicoli aerei senza piloti, la cui precisione è stata dimostrata durante le operazioni condotte in Pakistan e in Afghanistan. La crudeltà di Gheddafi nei confronti degli abitanti della nazione magrebina è continuata. Le sanzioni imposte sono incontestabili. L’opportunità di inviare un contingente internazionale in Libia è reale. Le rivolte esplose in tutto il mondo arabo, però, sono sintomatiche: esrpimono un dissenso diffuso verso le élites dirigenti e verso le condizioni di sviluppo.

28/04/2011