Tripoli |
Hillary Clinton è atterrata ieri a Tripoli e ha visto i leaders della fantastica rivolta che ha destituito Gheddafi, grazie a 6 mesi di guerriglia. Il ruolo degli statunitensi in Libia e la condotta di Obama sono stati sicuramente apprezzati, in Europa e in ambito internazionale. In quest’ottica, la visita della signora Clinton stabilisce l’inizio di contatti positivi tra i massimi esponenti dei due Stati, in grado di abrogare un elemento di instabilità nella regione magrebina e nel mediterraneo. L’alleanza atlantica ha vinto un’altra guerra, dopo i conflitti in Iraq e in Afghanistan. La destituzione di Gheddafi, indagato dal Tribunale Internazionale dell’Onu per i crimini commessi in passato, diminuisce il numero dei Paesi arabi subordinati a sistemi integralisti. Iran, Siria, Yemen, Pakistan e Afghanistan costituiscono tuttora formazioni nemiche dell’ordine internazionale, assoggettate a sanzioni. I guerriglieri della rivoluzione hanno conquistato la maggioranza del centro urbano di Bani Walid, ponendo un termine alle principali operazioni belliche, nonostante la persistenza di sacche di resistenza, soprattutto a Sirte e nella stessa Bani Walid. Le truppe del rais riescono ad aggredire i rivoltosi, trincerate in pochi abitati. I cecchini, appostati sui tetti degli immobili, colpiscono gli insorti, che rispondono con l’artiglieria pesante. Nei giorni passati, i jets della Nato hanno colpito altri obiettivi strategici. È stata firmata una convenzione atta a far transitare, prossimamente, degli aerei nello spazio libico. Gheddafi, suo figlio Saif al-Islam e Abdullah al-Senussi sono spariti. I mandati della Giustizia delle Nazioni Unite e dell’Interpol devono condurre al loro arresto. Le rivolte in Siria sono continuate e Bashar al-Assad non ha accettato opposizioni. Gli Stati Uniti hanno disposto la smobilitazione delle ultime truppe dall’Iraq, ma gli attentati registrati in Afghanistan e in Pakistan hanno rilanciato il movimento degli Haqqani, contiguo ad al-Qaida. Il video di al-Zawahiri, diffuso da As-Sahab, ha ribadito gli interventi del gruppo sovversivo e dell’internazionale islamica a margine delle rivolte arabe.
19/10/2011