Indubbiamente, gli attentati alle Twin Towers, nel 2001, sancirono un cambio definitivo nel sistema geopolitico del mondo e dell’Asia, dopo la divisione statica prodotta dalla Guerra Fredda e dal conflitto tra Iran e Iraq. Le invasioni della Nato condussero gli Stati arabi a unirsi, per fronteggiare il nemico, dimenticando i contrasti passati. Dopo la Prima (1914-1918) e la Seconda Guerra Mondiale (1939-1945), è quindi corretto delineare un terzo conflitto globale, che coinvolge nazioni appartenenti ad alleanze contrapposte in un campo di battaglia esteso a tutto il pianeta. La Terza Guerra Mondiale iniziò l’11.09.2001: gli aerei dei dirottatori di al-Qaida si schiantarono contro le Twin Towers di New York. Le immagini dei boeing guidati da Atta e da al-Shehhi, con le due torri incendiate, sono rimaste nella memoria di tutti. Gli attentati, programmati meticolosamente da Khalid Shaikh Mohammed e da Osama bin Laden, comportarono ufficialmente 3.000 vittime, ma il numero delle perdite fu probabilmente superiore a quanto dichiarato. Dal 2001, la Nato è in guerra contro Al-Qaida e contro l’Islam. L’intervento del Pentagono e degli Stati alleati si dimostrò decisivo, grazie alle operazioni Enduring Freedom, Isaf e Iraqi Freedom, a cui si è sommata l'Operazione Unified Protector. I soldati statunitensi invasero Iraq e Afghanistan. Il supporto fornito dai Talebani a bin Laden e i programmi illeciti di Saddam costituirono motivazioni idonee per gli attacchi. Ai conflitti, si contrapposero le azioni eversive degli arabi nelle nazioni occidentali e le aperture di altri fronti: Libano, Gaza, Siria, Iran, Pakistan, Cecenia e Libia. Quando finirà questa guerra? Probabilmente solo nell’istante in cui tutte le truppe occidentali lasceranno le nazioni islamiche. Nella memoria degli statunitensi rimangono oltre 6.000 soldati caduti.
11/09/2011
Film: Siti sospetti e strutture atomiche in Iraq
Alessandro Ceresa ©