Yazd: Iran

Il potenziale atomico dell’Iran è ribadito. Oltre agli impianti noti, il regime di Ahmadinejad dispone di numerosi siti nucleari non dichiarati alle autorità internazionali. Yazd è un target che merita attenzione. L’abitato è posto in mezzo al deserto dell’Iran. I giacimenti di uranio grezzo di Saghand non distano molto. Gli esperti dell’università assistono i lavori estrattivi. Il Dipartimento di Ricerca si occupa degli studi geologici relativi ai filoni. Sono stati individuati dei macchinari rivolti precisamente alla ricerca di depositi. Il Centro per i Procedimenti Radioattivi di Yazd è attrezzato con un acceleratore TT200 Rhodotron. Numerose fonti indicano inoltre l’esistenza di un impianto segreto realizzato nel sottosuolo. Le immagini geospaziali permettono di individuare altri siti sospetti e almeno due power stations, che dispongono sicuramente di tecnologie atomiche. La densità di capannoni e di fabbricati, soprattutto nella zona industriale, è notevole. L’adiacente centro di Ardakan costituisce un obiettivo altrettanto sensibile, vista la presenza di una struttura pilota atta a produrre concentrato di uranio grezzo (urania). Nei dintorni dell’abitato, ci sono altri impianti dubbi. L’Iran, oggi, dispone di un vasto numero di strutture atomiche. La cooperazione tra Russia e Iran comporta tuttora la fornitura di uranio altamente arricchito e di altri isotopi, destinati ai reattori di Bushehr, agli armamenti dell’esercito e agli ordigni.

19/08/2011