La Serbia e l'Unione Europea

Ieri, il Presidente serbo Boris Tadic ha condannato gli attentati condotti a Oslo, che hanno comportato circa 90 morti, producendo una proposta dell’Europol per la formazione di una task force contro il terrorismo. Grazie agli arresti di Ratko Mladic e di Goran Hadzic, Tadic ha la possibilità di ultimare l’iter destinato all’ingresso della Serbia nell’Unione Europea. L’identità di Hadzic è stata confermata. L’indagato adesso è in carcere, in Olanda. Nei prossimi giorni, il Tribunale Internazionale per l’Ex-Jugoslavia dovrà aprire il procedimento nei suoi confronti. Le indagini iniziate alla fine di maggio sono quindi riuscite a consegnare alla giustizia uno dei maggiori ricercati per i crimini di guerra registrati durante i conflitti che colpirono gli Stati slavi tra il 1991 e il 1995. L’ex-leader della Repubblica Serba indipendentista della Krajina fu indiziato per sterminio, omicidio, torture, imprigionamenti, trattamenti crudeli, espulsioni, saccheggi, trasferimenti forzati, danneggiamenti e altri reati. Hadzic agì congiuntamente a Zeljko Raznatovic, Jovica Stanisic, Radovan Stojicic, Vojislav Seselj, Slobodan Milosevic e Franko Simatovic, affrontando i residenti croati e utilizzando formazioni paramilitari come le Tigri di Arkan, i Berretti Rossi del Capitano Dragan e i Cetnici di Vojislav Šešelj, affiancate dall’esercito della Rsk (Republika Srpska Krajina). Le offensive delle truppe di Zagabria riconquistarono la provincia grazie alle operazioni Flash e Storm nel 1995. La guerra in Croazia comportò oltre 10.000 vittime. Tudjman morì prima che il Tribunale dell’Aia varasse un procedimento contro di lui. Gotovina e altri comandanti croati furono indagati per crimini di guerra. Una molotov ha colpito l’abitato di un partito nella frazione serba di Mitrovica. La questione kosovara resta adesso un problema residuale per l’ingresso di Belgrado nel club degli Stati europei. Nell’ambito dell’espansione dei confini dell’Unione Europea verso la Russia, l’annessione della Serbia appare possibile e costituisce un obiettivo per stabilizzare l’intera regione dell’Ex-Jugoslavia. Tra i principali ricercati in ambito internazionale, infine, rimangono al-Zawahiri, al-Bashir, Mohammed Omar, Messina Denaro, Guzman, Dawood, Mogilevich, Tokhtakhunov, Kabuga, Tahvili, Kony, Zagaria e Condello. La lista dei delinquenti riconosciuti, però, elenca politici e businessmen facenti parte della mafia internazionale, come Berlusconi, Gheddafi, Pacolli e altri individui sottoposti a indagini.

Belgrado, 23 luglio 2011

Film: L'abitazione di Hadzic a Novi Sad


Alessandro Ceresa ©