Gheddafi è il n. 3 della mafia internazionale

Gheddafi è il n. 3 della mafia internazionale. L’Egitto e la Libia sono infatti degli Stati-mafia, come la Tunisia e gli altri Paesi magrebini. I residenti tendono a monitorare la diffusione della società mafiosa, che consente loro di praticare attività illecite (come il business dei narcotici), ma che non può oltrepassare il radicamento della società araba. La posizione di Gheddafi, al terzo posto della connessione delinquenziale mondiale, deriva dall’accettazione del ruolo di capomafia nelle nazioni islamiche. Lo stesso sistema mafioso indica il maggior capomafia agente in ambito globale: Berlusconi (il "Presidentissimo"), considerato un businessman miliardario, giunto alla posizione di premier politico. Indubbiamente, i rapporti tra Berlusconi e Gheddafi sottolineano l’esistenza di un net che unisce la mafia internazionale. Il pagamento alla Libia dei debiti di guerra dell’Italia, però, non è stato deciso solo per ripianare il passato coloniale: c’è un tornaconto personale del magnate di Arcore, che implica gli investimenti italiani di Gheddafi, già orientati verso il calcio e le banche, attesi in ambito Fininvest. È inammissibile che Berlusconi disponga lo stanziamento di fondi monetari per la Libia. Al contrario, sarà opportuno che il premier riveda il capitolo di spesa e annulli l’impegno previsto.


28/06/2011