Libia

Gheddafi non capisce che la propria leadership è giunta alla fine e che deve accettare la destituzione imposta dal sistema internazionale e dalla rivoluzione. Un elicottero senza pilota della Nato è scomparso ieri in Libia. I missili alleati sono riusciti a colpire Nalut e Sorman. I rivoluzionari sono stati attaccati dalle truppe del regime tramite lanci di ordigni a Dafniya. È stata ribadita la presenza di mine antiuomo tra le alture individuabili a ovest di Tripoli, così come l’esistenza di contagi dovuti ad antrace. I missili lanciati dai soldati di Gheddafi hanno colpito persino Misurata. L’insediamento era stato bersagliato da ordigni nella giornata del 19. Il centro urbano, posto a 200 km da Tripoli, è un avamposto dei rivoluzionari, che sono decisi a non ritirarsi dalla posizione conquistata, nonostante i morti dovuti all’azione dell’artiglieria libica. Gli abitanti si stanno addestrando per affrontare i soldati dell’esercito ufficiale. Le reclute imparano i fondamenti delle azioni militari in campi adatti al loro training e ottengono armamenti da utilizzare nelle zone della prima linea. Gli attacchi degli insorti possono arrivare fino a Gheddafi stesso. I limitati fabbricati di Brega sono disposti nei pressi del terminal petrolifero, costituito da depositi di carburante, da impianti per la trivellazione, da strutture per la raffinazione, da colonne per la combustione e da reattori che lasciano legittimamente sospettare l’esistenza di strutture atomiche. I famigerati ordigni Grad non sono altro se non testate attivate da lanciamissili mobili howitzers, posti sul retro di camion. Lunedì la Nato ha ribadito di aver colpito un sito di controllo e di comando dell’esercito lealista a Tripoli. Le lagnanze dei libici, in merito alle presunte morti dovute ai bombardamenti, sono spesso inattendibili ed esagerate. Gli aerei alleati hanno distrutto una colonna dei ribelli ad Ajdabiyah. I rivoluzionari sperano di riuscire ad accerchiare Tripoli, ma hanno subito delle vittime a Nalut, Takut e Zlitan. L’esercito dimostra di avere tuttora capacità incisive e forniture sufficienti per continuare la repressione dei rivoltosi. La resistenza di Gheddafi, però, può finire.

Film: Feriti da Gheddafi


22/06/2011