
Il grado di infiltrazione e di diffusione dei delinquenti nell’amministrazione dello Stato è inaccettabile, così come l’esistenza di servizi deviati nei sistemi tecnologici. La Fininvest di Berlusconi è nota per essere un sodalizio posto agli ordini del principale boss italiano e offre regolarmente servizi deviati di stampo mafioso tramite i propri mezzi di informazione. Rai, SkyTv, La7, Radio 24 e le altre emittenti radiotelevisive sono altrettanto permeate da mafiosi e da deviati, che si diffondono a livello internazionale. La telefonia offre identicamente dei servizi deviati, per mezzo dei providers agenti in ambito nazionale: Telecom Italia, Vodafone, Infostrada, Fastweb, Tiscali, Tele Tu, Welcome Italia, Digitel Italia, Teleunit S.p.A., MySpeak, Tex97, Flynet, Call One, Wind, 3 Italia e PosteMobile. Lo stesso servizio fornito dall’Enel grazie all’utilizzo dei sistemi elettrici risulta essere spesso deviato, o deviabile, tramite variazioni di frequenze, che permettono la diffusione di comunicazioni deviate. Il web, gestito da providers come 3 Italia, Vodafone o Infostrada, infiltrato da hackers e da conduttori di snodi informatici, dipendenti persino dalla Fininvest, dimostra di riuscire a riprodurre servizi deviati mafiosi. Le Poste Italiane, similmente, registrano la presenza di mafiosi e di deviati. I sodalizi delinquenziali noti, i mandamenti, i supporters dei teams sportivi, i gruppi e le cellule di mafiosi e di deviati, i partiti e gli esponenti politici definiscono il panorama delle entità mafiose agenti nell’ambito della società mafiosa italiana. La designazione di Alfano al vertice del Dicastero della Giustizia e del Pdl appare quindi inopportuna. Alfano è un siciliano, è un esponente della mafia siciliana ed è connesso a Cosa Nostra. In altre parole, Alfano, la cui azione nell’ambito dell’ordinamento costituzionale ha già assecondato la delinquenza, è un mafioso giunto ad agire come responsabile governativo della Giustizia. Questo fatto è inaccettabile. La crisi istituzionale derivante dal Governo di Berlusconi, d’altronde, ha sancito il favoreggiamento della mafia tramite i provvedimenti legislativi approvati dalla maggioranza. La mafia internazionale dispone di propri servizi deviati. Il concorso esterno in associazione mafiosa implica sia Alfano e Berlusconi, sia altri parlamentari, come Rita Bernardini ed Emma Bonino, per i provvedimenti a sostegno della delinquenza.