Gaddafi: resign

Gheddafi deve abdicare. Il leader libico non può permettersi di continuare ad oltranza la repressione di milioni di dissidenti. Un’opposizione al regime così numerosa indica una disapprovazione diffusa, resa notevolmente grave dagli incidenti registrati. La diplomazia internazionale non può che impiegare una linea severa nei confronti del dittatore. Gheddafi ha preso atto della rivolta e dovrà presentare le dovute dimissioni. Insediatosi al potere nel 1969, grazie ad un colpo di Stato condotto con il supporto di reparti dell’esercito, il Capo del Commando Rivoluzionario stabilì la Repubblica Araba della Libia, che si procurò l’appellativo di Socialista. Grazie al sostegno delle élites militari, Gheddafi riuscì a statuire la propria leadership, giungendo ad accaparrarsi, personalmente, 60 miliardi di dollari durante 40 anni di potere. L’annientamento delle ideologie politiche contrarie, gli imprigionamenti, le stragi, gli assassini di avversari e di occidentali costituirono aspetti distintivi di un regime noto per il supporto fornito al terrorismo islamico, per i conflitti con le nazioni adiacenti e per il contrasto che oppose Tripoli a Washington, finito con i bombardamenti lanciati dagli statunitensi verso obiettivi libici nel 1986. La disponibilità di armi non convenzionali, d’altra parte, aveva trasformato lo Stato libico in un antagonista indiscutibilmente infido per l’Alleanza Atlantica. Spesso designato come esponente di Al-Qaida, sostenitore di gruppi eversivi, connesso alla mafia internazionale, Gheddafi riuscì a propagare l’unità delle nazioni africane, addestrando nei propri campi persino Charles Taylor, denunciato per crimini di guerra dal Tribunale Speciale per la Sierra Leone. Lodato e finanziato, erroneamente, dagli italiani, durante le visite a Roma, avvicinato dalla diplomazia di Berlusconi, il dittatore rimane un nemico dell’Occidente e deve essere trattato come tale, stabilendo sanzioni appropriate e utilizzando, al limite, azioni militari per destituirlo.

Alessandro Ceresa ©

01/03/2011