
Pasquale Scotti compare tra i maggiori ricercati dal 1985, essendo indagato per assassinio e per altri reati, ma non è un personaggio di secondo grado. Arrestato nel 1983, rivelatore di dettagli e di episodi riguardanti la Camorra, nel 1984 Scotti sparì e tornò latitante. Il delinquente, originario di Casoria, in Provincia di Napoli, nacque nel 1958 e si inserì nei ranghi della disonestà mafiosa e camorristica da giovane. Condannato all’ergastolo nel 2005, affiliato alla Nuova Camorra Organizzata, Pasquale Scotti rivestì un ruolo primario nel gruppo armato che arrivò a giustiziare 40 vittime durante la faida che oppose la stessa Nco alla Nuova Famiglia di Carmine Alfieri. Dal 1978 al 1984, il conflitto di Camorra comportò centinaia di morti. Tra gli episodi dubbi, fu registrato il rapimento di Ciro Cirillo, che giunse a coinvolgere politici come Antonio Gava e Vincenzo Scotti, parlamentari e rappresentanti della fazione dei “dorotei” della Dc di Andreotti e di De Mita, le cui connessioni con la Camorra furono esplicate da procedimenti giudiziari. Lo stesso Pasquale Scotti incontrò persino Luigi Cesaro, esponente del Pdl di Cosentino. Il partito di Berlusconi sostituì la Dc al potere e nei rapporti con la delinquenza di stampo camorristico.
24/02/2011