Un sito sospetto di Baghdad |
Gli attentati di ieri a Baghdad hanno ucciso decine di iracheni. Il numero dei feriti ha sorpassato le 180 unità. Le esplosioni di autobombe e di ordigni improvvisati hanno coinvolto soprattutto i quartieri a maggioranza sciita del centro urbano: Kadhimiya, Amin, Abu Dhsir, Bayaa, Shulaa, Ur, Zuhour, Kamaliya, Amil e Sadr City. Altri attentati hanno leso zone sciite e sunnite: Waziriya, Yarmouk, Jihad e Eghraiat, ribadendo le informazioni sottolineate dai soldati iracheni in merito all’instabilità di molti isolati. A Baghdad si muore. I checkpoints e il monitoraggio della polizia e dell’esercito non riescono a bloccare gli attacchi eversivi che hanno contraddistinto la guerra in Iraq. Le esplosioni hanno fornito l’impressione di essere coordinate. Nonostante il ritiro degli statunitensi, gli attentati mortali non sono finiti. Ieri, Mosul e Kirkuk sono stati oggetto di altri fatti sospetti. Il leader di una milizia sunnita è stato ucciso davanti alla propria abitazione nella provincia di Al-Tamim. Gli adepti di una congregazione religiosa sono stati rapiti pochi giorni fa. Il 31 ottobre, altre autobombe avevano causato dei feriti a Taji e a Baghdad. Dal 31 agosto, la coalizione alleata ha perso 9 soldati. Durante le ultime due settimane, altri attacchi hanno insanguinato Baghdad, Nimrud, Garma, Najaf, Tikrit,… In due mesi, le vittime irachene hanno oltrepassato 400 unità. Esplosioni di ordigni ed assassini mirati verso i componenti dell’amministrazione e delle differenti fazioni sono risultati essere i metodi maggiormente utilizzati dagli eversivi. I siti atomici esistenti in Iraq, indubbiamente, dovranno essere monitorati dalle agenzie internazionali.
Film: I siti di Saddam
Film: I siti di Saddam
03/11/2010