Osirak

Al Tuwaitha costituiva il maggior sito di sviluppo delle ambizioni nucleari dell'Iraq. La struttura ospitava il reattore di Osirak, la Commissione per le Attività Atomiche, barili di uranio 235, altri materiali radioattivi e impianti destinati a procedimenti atomici: reattori di ricerca, apparati per la separazione del plutonio, per la lavorazione degli scarti, per l’iniziazione dei neutroni, per la metallurgia e per l’arricchimento dell’uranio. Il Programma Piombo Fuso era rivolto allo sviluppo di schermi per i missili atomici. Gli elementi residuanti dall’arricchimento e i materiali magnetici erano elaborati e depositati al di fuori di Al Tuwaitha. Gli esperimenti per l’arricchimento stesso e per la separazione tramite laser erano svolti in un laboratorio. Il regime di Saddam, però, riuscì a disporre di altri siti nucleari, non denunciati alle autorità internazionali, che restano di proprietà del Governo di Baghdad. L’esercito iracheno potrà quindi sfruttare gli elementi radioattivi per potenziare i propri congegni esplosivi in futuro. L’aviazione israeliana distrusse il reattore di Osirak nel 1981, con un’azione fulminea. I jets di Tel Aviv entrarono nello spazio aereo iracheno e bombardarono il sito, che l’Iran aveva già colpito nel 1980. L’Iraq di Saddam stava per preparare plutonio da utilizzare in ambito militare. Israele decise di impedire i progetti del dittatore. Durante la Guerra del Golfo, gli aerei alleati bersagliarono Al Tarmiya e Al Tuwaitha. I depositi non furono colpiti. Nel 2002, le immagini geospaziali indicarono lavori destinati a costruire altri immobili e ad ampliare i fabbricati esistenti, ribadendo la continuazione del programma atomico. L’Operazione Iraqi Freedom, nel 2003, comportò il bombardamento del sito e il monitoraggio della relativa attività. Giunti a Osirak, i marines notarono macchinari, attrezzature, impianti, sale e tunnel, posti nel sottosuolo, idonei allo sviluppo di tecnologie e di ordigni nucleari. I materiali radioattivi erano stati dispersi nell’ambiente. Al Tuwaitha e la zona confinante nascondono tuttora sostanze atomiche. L’esercito degli Stati Uniti statuì, a scarsa distanza dagli impianti, una propria base. Il livello di contaminazione della zona è tuttora ingente e sono indispensabili indagini approfondite di tutti i siti, così come provvedimenti adatti.

Film: Osirak


Alessandro Ceresa ©

29/10/2010