Gheddafi

La visita in Italia di Gheddafi si introduce nell’ambito dell’iter diplomatico normale che contraddistingue le relazioni con la Libia. Il passato status di colonia italiana riuscì a far guadagnare a Tripoli 5 miliardi di dollari, grazie agli accordi firmati nel 2008 dal dittatore e da Berlusconi. La limitazione dell’emigrazione clandestina fu indicata dalle parti contraenti come impegno inderogabile. Adesso, si tratta di capire che intenzioni ha Gheddafi, in termini strategici e finanziari. La politica internazionale dell’Italia è volta ad arginare la partenza di disperati dalle coste libiche e a mitigare l’aggressività dimostrata verso altri Stati dai guerriglieri addestrati dall’esercito di Tripoli. Il profilo politico e affaristico di Berlusconi è noto, così come sono noti i suoi precedenti con la giustizia. Giunto al potere nel 1969, grazie ad un colpo di Stato, Gheddafi è riconosciuto da al-Qaida tra i propri leaders e non ha tralasciato l’intenzione di rifornirsi di armi non convenzionali, la cui rinuncia era stata conclamata nel 2003 per paura di rappresaglie statunitensi. La smentita derivò solo dall’invasione dell’Iraq e dalla fine della dittatura di Saddam. Il programma atomico della Libia è evoluto e l’arsenale di armamenti illegittimi non è mai stato sorvegliato. Ci sono troppi siti sospetti in tutta la nazione. Il Pentagono e altri Stati d’Europa hanno dubbi consistenti in merito alla condotta di una tirannia che esasperò terrorismo e attentati, sostenendo gruppi sovversivi. Il traffico di droga costituisce un altro punto di contrasto. La presenza di almeno un jet di Tripoli, registrata a margine della strage di Ustica, ribadì l'affollamento misterioso dello spazio aereo durante l'abbattimento del boeing dell'Itavia, svolto <<a seguito di azione militare di intercettamento>>. Non ci sono quindi motivi che possano valorizzare un’ampia alleanza tra Roma e il dittatore. In ambito finanziario, la Libia può indubbiamente fornire idrocarburi all’Italia, partner economico privilegiato, ma non deve permettersi di domandare altri soldi. Tutto il resto è inutile.


31/08/2010