
La voce lamentosa di Tremonti deve chiarire molti elementi della politica economica che ha condotto finora. Tremonti, sostanzialmente, è un tributarista. Farnetica, parlando di "caos della finanza" e di “apocalisse economica”, di fronte ai dati della produzione italiana, che soffre sicuramente di altri problemi. Le “grandi manovre” che varò, negli anni, in veste di Ministro delle Finanze, possono essere elencate, ma sono altamente contestabili sotto il profilo tecnico. Le amnistie fiscali (condoni tombali e concordati) riuscirono solo a regolarizzare e a favorire la disonestà diffusa di molti evasori e non furono apprezzate dalle istituzioni internazionali, tra cui il Fondo Monetario Internazionale. Fornirono una protezione alle frodi e alle elusioni delle società di proprietà di Berlusconi, come la riforma della normativa riguardante i fallimenti e i reati societari. Il rientro dei capitali in Italia mediante lo “scudo fiscale” ebbe scarsi risultati. La Legge Tremonti, la Tremonti-bis e, adesso, la terza edizione delle detassazioni offerte per gli investimenti delle aziende comprendono, sicuramente, il rilancio di una componente fondamentale della composizione del Pil (gli investimenti), ma le detassazioni permisero l’inserimento, nei plafonds per il conteggio delle agevolazioni, di cespiti che non dovrebbero poterne usufruire. Le operazioni sul mercato aperto cambiarono la composizione del debito pubblico e delle poste del bilancio dello Stato, ma si dovrebbe capire chi ne trasse lauti guadagni: lo Stato o soggetti privati? Le società del gruppo Fininvest potranno detassare tutti gli investimenti in impianti e frequenze televisive, spesso contabilizzati con valori esagerati. La voce stridula di Tremonti dovrebbe spiegare anche molte norme delle Leggi Finanziarie approvate durante i suoi mandati, volte a tutelare e ad arricchire certi gruppi e certi portatori di interessi individuali. Vidi Tremonti nel 2003 a Cernobbio, ospite del Forum Ambrosetti, quando aveva appena lasciato a Siniscalco il governo del Dicastero dell’Economia e delle Finanze. In braghe di tela e scarpette scamosciate, Tremonti, vecchio amico di Craxi, sembrava quasi soddisfatto del cambio. Pareva, però, un ladro che aveva portato a segno un colpo milionario, in mezzo a tecnici ed economisti provenienti da tutto il mondo. Siniscalco, d’altra parte, con l’introduzione della Golden Rule nella gestione della spesa statale, avrebbe permesso un’amministrazione più precisa del deficit, nell’ottica di rispettare i parametri richiesti dall’Unione Europea. C’è da domandarsi se i vincoli posti dall’Ue siano tuttora un obiettivo del Governo italiano, che pare intenzionato a perseguire progetti dubbi sul fronte della spesa pubblica, come il Ponte sullo Stretto di Messina, senza fornire attenzione a politiche fiscali e industriali più consone allo sviluppo. L’Europa potrebbe vedersi domandare anche dei finanziamenti per il Ponte stesso da Berlusconi e soci. C’è da stupirsi? Dovremmo ricordarci che i parametri europei non sono solo un problema per le finanze pubbliche, ma comprendono un bilanciamento per lo sviluppo negli anni, vista la spesa per gli interessi sul debito. La Banca Centrale Europea ha abbassato i tassi di interesse, per favorire la ripresa dei settori pubblici e privati. Gli aiuti di Stato alle istituzioni finanziarie sono dubbi. Non sopporto la vocetta stridula di Tremonti. Prediligo le conversazioni pacate e moderate di Marco Pannella. Il Governo Berlusconi non ha ancora presentato il Dpef alle Camere. Avrebbe dovuto farlo entro la fine di giugno. Vedremo se i provvedimenti anticrisi, delineati dal Decreto Legge n. 78 del 1° luglio 2009, forniranno dei risultati utili. Sicuramente, le compravendite e gli affitti di immobili tra lo Stato e la società del gruppo Pirelli Real Estate, a cui Tremonti fornisce ricche consulenze, non racchiudono guadagni per le finanze pubbliche. L'amministrazione del Governo Berlusconi, però, comprende anche altri atti, come la limitazione delle intercettazioni proposta da Alfano (un mafioso...), che Napolitano ha giustamente respinto…
30/06/2009