Ibiza è una mia base: ho perso il conto di tutte le volte in cui ho visitato l’isola. Concerti, discoteche, mare, ristoranti: ogni volta, Ibiza è un piacere…e ho trovato conferma di quanto sentivo indicare, in merito alla presenza delle Farc colombiane. Adesso, mi è chiaro come le gang latino-americane operino in loco. Era previsto che il traffico di cocaina fosse nelle loro mani. Le Farc costituiscono il primo anello della catena di produzione e distribuzione della coca e sono persino antecedenti alla ‘Ndrangheta.
I narcos hanno scelto Ibiza come uno dei luoghi in cui insediarsi. Mi è finalmente chiaro, dall’esperienza di varie visite, che mi hanno permesso in particolar modo di entrare in contatto con il racket della prostituzione, che funziona più o meno come in alcune zone d’Italia. Cercando in internet i siti di escort di Ibiza, il 90% delle ragazze sono adesso colombiane. Si capisce così tutto il giro di affari instaurato nell’isola dalle Fac colombiane. La prostituzione a Ibiza à cambiata, negli ultimi anni. Non ci sono più locali dedicati, salvo un paio di eccezioni. Le ragazze offrono i propri servizi ricevendo i clienti negli appartamenti.
Il racket è chiaro. Le Farc acquistano a Ibiza immobili residenziali
e attività produttive, riciclando i loro proventi dal traffico di cocaina. Le giovani
pagano gli affitti e alimentano il business. La vendita di coca proveniente dal
Sudamerica, classicamente, è demandata agli altri sodalizi presenti: italiani,
magrebini e, per la bassa manodopera, neri, che aspettano ai margini delle
strade e offrono la droga ai passanti con il solito termine in gergo:
<<Charlie>>. Il tutto nell’ambito di un tessuto produttivo ai cui
vertici ci sono gli spagnoli, che controllano i propri patrimoni e che offrono
investimenti immobiliari a prezzi da capogiro. Negli anni, ho avuto modo anch’io
di frequentare un paio di colombiane.
La prima, in una splendida villa con piscina, posta a poca distanza
da Playa d’en Bossa. Il cancello chiuso, gli uomini con le radioline, le
ragazze che is presentano una dopo l’altra, le camere lussuose, l’uscita
controllata: tutto questo mi ha fatto pensare veramente ad uno scenario
sudamericano. La ragazza, di Bogotà, si è rivelata una gran scopata. Ne ho
conosciuta anche un’altra. Comprando i biglietti per un concerto da un bagarino
di Napoli, gli ho chiesto se non avesse qualche escort. Mi ha indirizzato ad
una giovane che metteva anche gli annunci sui siti specializzati. Ho raggiunto
l’appartamento, posto vicino all’hotel, e ho passato una bella ora di sesso con
la ragazza.
Il resto del mercato della droga di Ibiza presenta pasticche
provenienti dall’Olanda e dalla Svizzera e droghe leggere. Camminando sulla via
parallela al litorale, mi lascio incantare da una bellissima ragazza che fa la
Pr per un bar gestito da italiani. È colombiana anche lei. Che stile, che
tacchi. Mi dice di venire da Milano. Bevo qualcosa nel bar, in compagnia dei
giovani. Adesso, rientrato a Pavia, guardo i siti delle escort presenti in
città. Ecco un’altra colombiana…
27.09.2025
Alessandro Ceresa