Due registrazioni audio di Osama bin Laden ribadiscono le connessioni e i contatti tra il leader di Al-Qaida e gli ambienti integralisti della jihad nati in Pakistan e in Afghanistan. In un filmato reso noto ieri, Osama ha evidenziato i sostegni rivolti ai disperati colpiti dalle inondazioni, i cambiamenti climatici e l’indispensabilità di alterare i metodi di intervento dei governi, supponendo di studiare differenti insediamenti abitativi degli arabi, posti ai bordi dei fiumi e dei mari. Le frasi non contengono le ordinarie intimidazioni verso gli Stati Uniti e gli occidentali. Il video è stato esposto dalla Fondazione As-Sahab e individua la presenza di un centro di qaedisti a Peshawar, nei pressi dell’Università e di Arbab Road, dove lo stesso bin Laden aveva vissuto durante la guerra svolta contro l’invasione sovietica dell’Afghanistan. Nel 1996, Osama motivò un primo enunciato contro gli Stati Uniti, nei confronti dei quali lanciò una fatwa. La jihad esortata da Washington fu sostituita dalla dittatura dei talebani. Il clima geopolitico, d’altronde, aveva elencato eventi che produssero l’avversione della Fratellanza Araba. La Guerra del Golfo, i conflitti con Israele e lo sfruttamento strategico dell’Arabia infastidirono Al-Qaida, che attaccò l’America. Bin Laden ammise la propria responsabilità per gli attentati di New York. Il secondo filmato, presentato oggi dall’intelligence statunitense, spiega l’entità del disastro naturale e dice agli arabi di mobilitarsi per fornire altri sostegni economici. Il comandante di Al-Qaida è una personalità quasi mitologica per i fondamentalisti e propaga l’adesione al proprio movimento in tutto il mondo. Entrambi i video dovranno essere autenticati. Le registrazioni sono state aggregate a rappresentazioni del viso di bin Laden e dei disagi comportati dalle inondazioni. La definizione dei filmati mostra le capacità operative di Al-Qaida e di As-Sahab, i cui responsabili hanno verosimilmente unito le immagini e l’audio degli annunci. I qaedisti dispongono quindi di attrezzature abbastanza sofisticate, che si sommano alla struttura militare dei reparti dei guerriglieri, costituita da armi, macchine, moto e basi. Gli argomenti dei discorsi confermano la zona in cui si nascondono bin Laden e Al-Zawahiri, nelle regioni al confine tra Pakistan e Afghanistan, colpite dagli ordigni lanciati dagli statunitensi nelle settimane passate.
02/10/2010