Libia

La Libia dispone di un evoluto programma atomico. La convinzione deriva dall’esistenza di decine di impianti sospetti in tutta la nazione. Le immagini satellitari dei siti dovranno essere chiaramente supportate da dimostrazioni materiali, ma forniscono già adesso informazioni precise in merito alla consistenza delle strutture. Le possibilità di sfruttare tecnologie atomiche rendono l’esercito di Tripoli virtualmente offensivo. Nonostante la rinuncia formale all’espansione degli arsenali illeciti, resa nota da Gheddafi nel 2003, le truppe libiche hanno tuttora migliaia di missili. I contingenti elencano 50.000 soldati. I componenti delle milizie aggiuntive sono 80.000, ma 6.500.000 abitanti possono fornire molti ufficiali in congedo. Le unità missilistiche sono 4 e la contraerea ha 7 divisioni. Sia la Nato che l’Egitto hanno potenziali militari superiori. La Tunisia mantiene ottimi rapporti politici con la stessa Libia, per la quale costituisce un alleato e un avamposto strategico. Somalia e Sudan, al contrario, soffrono l’aggressività dei guerriglieri arabi connessi ad al-Qaida, per i quali Gheddafi rappresenta un finanziatore e uno dei massimi leaders internazionali, così come Osama bin Laden e Ayman al-Zawahiri. Il Niger ha subito un colpo di Stato, condotto agli ordini di una giunta militare all’inizio del 2010. La Libia si scontrò con gli Stati Uniti nel 1986. Le ambizioni riguardanti la proprietà marina del Golfo di Sidra avevano già accresciuto le tensioni tra le due nazioni. Un attentato condotto a Berlino da integralisti connessi alla dittatura costrinse il Pentagono ad intervenire con un’azione di guerra che colpì diversi obiettivi e la residenza di Gheddafi. Tripoli reagì ordinando dirottamenti e abbattimenti di aerei occidentali, rapimenti e assassini di europei e statunitensi. Craxi svolse un ruolo ambiguo. Il coinvolgimento di un jet libico durante le manovre militari registrate a margine della strage di Ustica, d’altronde, aveva già gettato delle ombre sul ruolo eversivo della Libia. L’aviazione di Tripoli impiega 22.000 soldati ed è ripartita in squadroni. I jets dichiarati sono oltre 500 e comprendono Sukhoi Su-22, Su-24, Su-30, Su-35, Tu-22U Blinder, Soko J-21, Jastreb J-1e. Ci sono bombardieri non utilizzati. I 250 aerei da training forniscono agli studenti l’opportunità di sperimentare apparecchi Aero L39Zo, Aermacchi Sf260, Soko g-2 e Yakovlev 130. I trasporti sono svolti grazie a una sessantina di Antonov An-26, An-124, Dassault Falcon 20 e 50, Boeing 707, Ilyushin Il-76 e Il-78, Let L-410 Turbolet, Lockheed C-130, Gulfstream 2. Gli elicotteri sono un centinaio (Bell 206, Bell 212, Boeing Ch-47 Chinook, Sa-316b,…). I lanciamissili antiaerei dell’aviazione sono 150 (Sa2, Isayev Sa3, Sa5 e Sa6). Gli ordigni dei jets sono individuati dalle sigle As9, As10, At-2, At-6. Gli aeroporti principali sono posti a Tripoli, Brach, Al-Jufra-Hun, Al-Bumbah, Ghat, Matan al Sarra, Benghazi, Sirte, Tobruk Gamel El Nasser, Okba Ibn Nafa, Martubah, El Beida Labraq, Sabha, Misurata, Ghadames East, Cufra e Mitiga, centro strategico direzionale delle forze aeree. L’esercito ha oltre 800 carroarmati (di tipo T-90, T-72, T-55, T-62). I cingolati sono 1.300 e i blindati con ruote raggiungono le 800 unità. L’artiglieria dispone di 1.000 howitzer (2S1, 2S3, Dana, D-30, D74, Palmaria). I 900 lanciamissili Bm-21, Rm-70 e 63 sono affiancati da 500 missili SS (Frog-7 e Scud-B/C), da 1.000 ordigni anti-tank (At-3, At-4, At-5), da sistemi radar aeroportuali e navali, da 570 lanciamissili antiaerei con infrarossi (Sa5, Sa7, Sa8b, Sa9, Sa13, Tor-1, S300-Pmu) e da oltre 500 mitragliatori mobili (S-60, Zsu-23-4, 53/59 Bofors, Zu-23-2). Gli armamenti leggeri sono soprattutto Ak-47 e Rpg-7. I soldati sono preparati ad intervenire nel deserto e ad agire rapidamente secondo le linee operative. La marina assolda 8.000 componenti e presenta decine di navi, attrezzate con missili e con apparati radar, che operano appoggiandosi ai porti di Tripoli, Al-Khums, Marsa El Brega, Sirte, Benghazi, Darnah, Derna, Misurata, Ras Al Hilal, Ras Ianuf e Tobruk. I pochi sottomarini sono sostanzialmente obsoleti. I soldati di Tripoli formano dei contingenti assassini. La Libia è nota per aver ospitato e addestrato estremisti e guerriglieri al 7th of April Training Camp, a Sidi Bilal, Ras al Hilal e Bin Ghashir. L’intelligence fornisce il sostegno di migliaia di elementi. L’esercito libico stabilì a Rabta una fabbrica per elaborare gas nervino e un’azienda destinata a produrre proiettili e ordigni. Altri impianti per la sintetizzazione di armi non convenzionali erano stati realizzati a Tarhuna e nelle vicinanze dello stesso centro. Gli aeroporti dispongono di forniture elettriche somministrate da strutture poste nei pressi degli scali, individuabili dalle terminazioni per i fili e dalle apparecchiature per la produzione di elettricità. Si tratta di siti sospetti, che possono sfruttare componenti nucleari, così come decine di altri impianti in tutta la nazione. Il centro atomico di Tajoura è attivo e fornisce il proprio supporto al programma di sviluppo. Gli altri siti noti sono posti negli abitati di Jarmah, Janzour, El Ezeizia, Al Fallah, Sawani, Al Karamia, Al Khalla, Salah Eddin e Sabha. Ci sono impianti sospetti a Tripoli, attorno ad Alfalh Road, University Road, Airport Highway e Asswani Road.


 
10/08/2010