Afghanistan: Atomic Sites

Vi sono dei siti termonucleari, a Kabul, rivolti alla produzione di elettricità. Due di questi impianti hanno la solita forma rettangolare. Il primo si nota nelle vicinanze dell’Hotel InterContinental ed è affiancato da un paio di bruciatori per idrocarburi. Tutto il centro è abbastanza ampio ed è sicuramente rivolto ad un’attività atomica. Il secondo impianto, di colore grigio, è identico al primo e si vede nella zona orientale della città, ma non si riesce a individuare agevolmente. Le supponibili attività nucleari dovrebbero essere monitorate. La terza struttura è posta sulla via che conduce all’aeroporto e presenta una colonna destinata ad eliminare gli scarichi e gli elementi nocivi derivanti dalla combustione di idrocarburi e dalla reazione dell’uranio. A fianco della colonna, si notano delle terminazioni e dei piloni per la conduzione dell’elettricità prodotta. Nelle vicinanze dell’impianto, vi sono gli studi di Radio Kabul, uno dei target degli ordigni statunitensi nel 2001. Lo sviluppo dell’Afghanistan è limitato e la tecnologia nucleare potrebbe non essere evoluta. Un quarto sito è posto sulla strada verso il Parlamento ed è costituito da una torre grigia, affiancata da uffici tecnici, che dovrebbero alloggiare una banca e sedi governative. A nord ovest della città, si vedono dei containers di combustibile, aggregati alle attrezzature di diversi impianti, che diffondono vapori nell’atmosfera. Nella zona di alcune basi militari dell’Isaf, c’è un’acciaieria, che presenta due altiforni cilindrici e una struttura di produzione di elettricità. A qualche centinaio di metri, gli afgani stanno costruendo un power plant termonucleare, di notevole ampiezza, con 5 bruciatori. Siti come questo possono produrre grandi quantità di elettricità e comportano una dispersione di radioattività nociva. Se i lavori non saranno fermati e ostacolati, le basi della Nato ne subiranno la presenza. A margine dell’impianto termonucleare, è posto un carcere, utilizzato dalla Cia come sito clandestino, Salt Prison. Dietro le sbarre, a causa delle condizioni di custodia degli statunitensi, morì un afgano nel 2002. Vista da una distanza ridotta, la prigione appare come uno stabilimento industriale. Sono arrivato in aereo a Kabul, nel buio, con la città illuminata. Tra i punti strategici in Afghanistan vi sono gli aeroporti di Kabul, Kondoz, Shindand, Farah, Faizabad, Kandahar, Bagram, Taloqan, Mazari Sharif, Jalalabad, Khwost, Meymaneh. Un altro carcere, alloggiato a est della città, Poli Charki, è noto per le 27.000 esecuzioni svolte dal regime instaurato durante l’invasione dell’Unione Sovietica e potrà dare asilo ai reclusi di Guantanamo. Nel 2006, l’Isaf svelò l’esistenza di una fossa comune con 2.000 morti, a fianco della stessa prigione. Si trattava di una delle (troppe) fosse comuni causate dai massacri svolti dal 1978 al 2001.

Film: Strategic and Atomic Sites in Afghanistan



03/11/2009

La prigione di Poli Charki, a Kabul