Iraq: sviluppo

Il fabbricato a forma di bunker del Parlamento di Baghdad è posto sotto la tutela dei soldati iracheni. La sorveglianza dei guardiani, all’entrata, è meticolosa, a causa del conflitto. I giornalisti sono ospitati in un’ampia stanza, adiacente allo spazio destinato alle registrazioni televisive. Gli esponenti dell’istituzione legislativa irachena si dedicano alle interviste con i reporter. Diversamente da quanto accade in Italia, gli iracheni si mostrano disponibili: sono consapevoli di rivestire un impiego pubblico, visto che i loro mandati discendono dalle persone. Per molte categorie, il livello di vita, in Iraq, inoltre, è insostenibile e i parlamentari sanno di essere dei privilegiati. Il reddito pro-capite è pari a 3.600 dollari. Nel 2009, la produzione dovrebbe crescere del 6,9% e l’inflazione dovrebbe attestarsi al 13,8%. L’indebitamento verso i maggiori creditori dovrebbe diminuire sensibilmente nei prossimi anni, secondo il piano di rientro programmato dal Club di Parigi e dalle altre istituzioni finanziarie. L’Iraq, però, deve tuttora ripianare i debiti di guerra relativi all’invasione del Kuwait. Visti gli esiti dell’aggressione statunitense, ci si potrebbe domandare chi ripagherà le rovine e i problemi arrecati. Oltre a difficoltà evidenti di sviluppo, che colpiscono ogni settore, lo Stato asiatico patisce tutti i disagi scaturenti dai comportamenti economici imposti dal conflitto. Verso la metà di giugno, è morto un onorevole sunnita, colpito dai proiettili di un cecchino in una zona periferica di Baghdad. Abid Al-Zebary è un esponente abbastanza anziano del Parlamento iracheno. È tra i componenti della Commissione Affari Internazionali, diretta dallo Sceicco Hamoody. In un’intervista rilasciata all’inizio di febbraio, Al-Zebary ha spiegato che <<lo sviluppo dell’Iraq è connesso alla diffusione della democrazia. Riferimenti legislativi e sicurezza sono istanze fondamentali per l’establishment e per gli iracheni. La situazione politica è migliorata. L’Iraq richiede gli investimenti di molte società. L’economia è composta soprattutto dal settore degli idrocarburi>>. Nonostante vi siano giornalisti che stabiliscono come proprio obiettivo l’individuazione dei giacimenti di Saddam, che sicuramente non costituiscono un motivo soddisfacente per l’occupazione, c’è spazio per altri investimenti, in qualsiasi campo produttivo…

Film: Intervista ad Abid Al-Zebary


24/07/2009