Da Tallil ad Al Amarah: antrace

Un missile ha colpito la base statunitense di Adder, posta nei pressi di Tallil. A 50 metri di distanza, le pareti degli alloggi sono state scosse dall'onda d'urto dell'esplosione. Iraqi Army. I militari Usa hanno detto chiaramente che l'attentato è stato causato dai soldati iracheni. Il lancio avrebbe potuto essere anche solo un'esercitazione. All'esplosione, è seguito l'allarme degli altoparlanti. <<È stato un missile>>, ha spiegato un americano. Le schegge del proiettile hanno danneggiato le protezioni di cemento di un blocco di alloggi. L'ordigno, di calibro 122 mm., ha prodotto un incendio e la rottura dei vetri delle stanze adiacenti. Due soldati armati hanno piantonato il cratere della testata fino a notte inoltrata. Era vietato fermarsi. Sono rimasto nel buio, a mangiare un sandwich, a 50 metri di distanza, prima di rientrare nella camera che mi è stata fornita a Tallil. Si è sentito dire che è stato ferito un uomo, ma l'informazione è stata negata dai vertici dell'ufficio che si occupa dei rapporti con le agenzie, che hanno confermato la morte, recente, di due soldati.
 
La risposta statunitense non si è fatta attendere. Il giorno seguente, si sono sentiti nettamente 7 o 8 colpi di artiglieria. Oltre a rivoltelle e kalashnikov, gli insorti iracheni dispongono di differenti armi leggere: mortai da 82 millimetri, mitragliatrici Rpk, granate alimentate da vettori, missili da 107 mm. (Irem), che utilizzano propano come combustibile per lanciare il veicolo. I proiettili sparati verso gli elicotteri sono verosimilmente guidati da raggi infrarossi. Il Chinook che mi ha condotto da Tikrit a Baghdad è stato colpito da un missile dopo il decollo. Si è sentita l'esplosione contro il fondo, ma il mezzo non ha riportato danni irreparabili. I militari Usa possono aver sganciato delle bombe, come reazione, in quanto non sono stati avvertiti colpi di mitragliatore, ma solo cambiamenti di pressione analoghi al movimento dei carrelli per le ruote degli aerei. I lampi dei colpi degli iracheni sono stati visibili fino a Samarra, un centro urbano rilevante, posto a nord di Baghdad, noto per ospitare un sito di produzione di armi chimiche. L'eliporto di Samarra, di notte, permette di osservare l'illuminazione della città e la partenza dei jet americani, che decollano con una fiammata.
 
I viaggi tramite l'aeroporto di Baghdad sono spesso scomodi e comportano notti all'addiaccio, alla base di Biap. Gli altri giornalisti sono stati inviati a Falluja, al campo Delta, a Ramadi... Un reporter di New York avrebbe voluto andare ad Hadithah, un abitato posto nei pressi del lago Al Qadisiyah e del confine con la Siria. Hadithah è nota per il massacro della popolazione eseguito nel 2005 dai marines, che avevano subito un attentato. I militari Usa bombardarono e perlustrarono la cittadina, sparando per forzare le serrature, lanciando granate nelle abitazioni prima di entrare, mitragliando le stanze alla ricerca di insorti. Adesso, gli stessi iracheni dicono che non smetteranno di sparare fino a quando le truppe del Pentagono non lasceranno il loro Stato. Le unità nemiche sono prese di mira nei pressi di obiettivi strategici, come i ponti. Nel 2006, la città di Al Amarah, che ho raggiunto a bordo di un aereo quadrielica, fu conquistata dalle milizie della Mahdi Army di al-Sadr. "Usa acqua imbottigliata". Gli statunitensi, che occupano l'aeroporto, mi avvertono dei contagi esistenti. La febbre mesopotamica è fastidiosa, talvolta, ma si riesce a far sparire con pochi antibiotici, che rafforzano i globuli bianchi. Antrace. Nel campo se ne parla costantemente. Molti, troppi ragazzi hanno il viso sfregiato da piaghe e da bubboni. Altri fanno notare le labbra gonfie, deformate dal carbonchio. Il Governo ha firmato la convenzione per l'abolizione delle armi chimiche, ma gli elementi chimici e batteriologici sono stati sparsi dagli iracheni, che ammettono di aver sbagliato la guerra con l'Iran. Affermano che avrebbero dovuto invadere prima il Kuwait, quando avrebbero potuto evitare problemi.
 
Tre giorni fa, mentre scrivevo, è esplosa una bomba a poca distanza dall'aeroporto. Di notte, la base è senza illuminazione e diventa quasi impossibile colpire un bersaglio con armi senza raggi infrarossi. L'altro ieri, sono stato aggregato per 10 ore ad un'unità in servizio. Al rientro, le fiammate arancioni di un'arma, che sparava da una casa, hanno accompagnato il convoglio di mezzi blindati. Ieri ho ascoltato per 2 ore le squadre che si occupano dei programmi di sviluppo. Al Amarah presenta un'economia rivolta innanzitutto al consumo di alimenti e di vestiario. È attiva anche l'industria petrolifera. Le banche non sono integrate al sistema finanziario internazionale. Questa zona, che fu colpita dalla guerra tra Iraq e Iran, soffre adesso l'invasione di Washington. Gli abitanti dicono che gli impianti nucleari di Bushehr sono in attività, che le turbine lavorano a pieno ritmo e che il materiale radioattivo di scarto è utilizzato per costruire testate atomiche. Bushehr e la relativa provincia dovrebbero costituire il principale sito di sviluppo della tecnologia atomica dell'Iran, il cui esercito fornisce armi agli insorti iracheni.
 
We are the heroes. Siamo gli eroi. I giovani statunitensi vogliono sottolineare la loro scelta di vita: sono decine di migliaia, nella fascia di età tra i 30 e i 40 anni, armati e inviati sui fronti delle guerre orientali. Dall'altra parte, ci sono gli Stati arabi, che dovrebbero variare la jihad in una strategia di pace e di sviluppo, per allinearsi alle nazioni più evolute. I soldati iracheni ammettono che al-Zawahiri dispone di una grossa base nei pressi dei monti Zagros. Il "dottore" è quindi stato impegnato in Iraq. Gli stessi militari affermano che il leader di al-Qaida ha visto al-Sadr. Vi sarebbe un contatto stabile tra le rispettive milizie. Al Amarah è una postazione in difficoltà. Ieri notte, il campo è stato attaccato con armi leggere e pesanti. Si sono sentiti spari ed esplosioni ravvicinate.
 
Film: Un elicottero Apache statunitense
 
 
26/01/2009