
Nelle ultime settimane, l'Agenzia di Sicurezza e Informazione serba e le forze di polizia hanno perquisito diverse aziende di business privati a Belgrado, nel tentativo di tagliare il supporto finanziario ai principali criminali di guerra ricercati dal Tribunale Internazionale dell'Aia: Ratko Mladic e Goran Hadzic. Le operazioni hanno coinvolto la Gendarmeria, che ha eseguito un raid, già noto, nella fabbrica della società Vujic, posta nei sobborghi della città di Valjevo, un centro urbano abbastanza ampio, che si raggiunge in due ore di tragitto, in macchina, da Belgrado. Il proprietario dell'azienda, Vidoje Vujic, ha negato ogni addebito, anche se è socio d'affari del figlio di Ratko Mladic. La connessione con il capitale paterno è probabile. Lo stesso Darko Mladic abita anche a Valjevo ed è proprietario di 4 appartamenti a Belgrado, che la polizia ha ispezionato all'inizio di dicembre, per rilevare tracce del comandante serbo-bosniaco. Un contratto tra la società Vujic e Darko Mladic ha attirato l'attenzione degli investigatori. Secondo i vertici dell'impresa, si tratterebbe di una collaborazione ordinaria. Si ha l'impressione che la polizia mantenga Ratko Mladic sotto il proprio controllo, vista la rete di sicurezza di cui dispone in tutta la nazione. Mladic sfuggì alla cattura nel 2006, quando fu avvistato in Bosnia, nella Repubblica Srpska. Le informazioni che deriverebbero dagli ultimi interventi sono diverse. Le forze speciali, innanzitutto, hanno svolto un'azione a Valjevo, segnalando la presenza di Ratko Mladic e individuando uno dei posti in cui si nasconde. Questo è il motivo che mi ha convinto a programmare i viaggi nella città serba. Secondo altre informazioni, Mladic vive anche a Belgrado e questo aspetto mi era già noto dal mese di maggio del 2008, prima che la polizia arrestasse Zupljanin e Karadzic. L'autista del taxi che mi ha riportato in hotel tre giorni fa ha detto di evitare contatti con i bosniaci, siccome potrebbero creare dei problemi a Mladic. I serbi stessi dicono che Vujic è in realtà Ratko Mladic e che Valjevo è il suo quartier generale. Ovviamente, l’identità e le relazioni con altri soggetti sono demandate a dei prestanome. La ditta Vujic dispone di differenti filiali e si occupa di commerciare acqua e di produrre porte, finestre e profili in plastica. A Valjevo, vi è un capannone industriale, moderno, che ha il ruolo di contenere le scorte d'acqua destinate alla rivendita. Il fabbricato si raggiunge dopo diverse svolte nelle strade della periferia ed è inserito in mezzo alla natura, in una via normalmente chiusa al passaggio delle auto da un cartello che riporta il divieto e la ragione sociale. Dai finestroni della prima parte dell’azienda si intravedono le attrezzature produttive, le tubature argentate e i macchinari. I cartelli pubblicitari e i furgoni nel parcheggio riportano la scritta “Voda”. Gli uffici amministrativi sono posti sul lato antistante, che si può raggiungere sorpassando una garitta e un cancello. I guardiani non permettono gli ingressi di estranei, ma confermano di aver visto Mladic. Il direttore dell'azienda mi ha fatto parlare con altri managers, per mettermi in contatto con Vujic. Mi ha colpito il fatto che assomigliasse così tanto a Karadzic, in termini di tratti somatici, da far sospettare un rapporto di parentela. La sede effettiva della società e della produzione industriale è posta nei pressi del centro cittadino, nella stessa zona dell'abitazione di Vujic. Si vede un'ampia azienda, recintata, con un cancello all'entrata, sorvegliato dalle guardie della sicurezza. Vi sono differenti capannoni, con impianti produttivi e uffici. A Belgrado, è attivo un ufficio amministrativo e di rappresentanza. Si sente dire che l'azienda si occupa anche di traffici illeciti, come il commercio di armi. Valjevo, come troppe parti dell'ex-Yugoslavia, presenta cimiteri di guerra. Essendo adiacente alla Bosnia, la città era una retrovia del conflitto serbo-bosniaco. Per il resto, è una città tranquilla. Nel mese di novembre, l’autista che avevo utilizzato per il viaggio aveva fornito notizie molto precise e si era mosso in modo particolare. Mi aveva indicato una riva della Sava a Belgrado. Avevo capito il giorno dopo che l’abitazione di Radovan Karadzic era nei pressi del posto che aveva rilevato, in Jurija Gagarina, 267, al capolinea dei tram 9, 7 e 11. A Valjevo, prima di raggiungere l’azienda di Vujic, il tassista aveva eseguito altri movimenti, svoltando nei sobborghi della città fino ad arrivare a un quartiere isolato, formato da ville e da viuzze. Ho il dubbio che stesse evidenziando la zona in cui abita Ratko Mladic, siccome aveva chiesto informazioni alla fine della strada, agli addetti di un’officina. La Serbia è un piccolo Stato, ma rimane una nazione europea. Il nazionalismo è motivato anche dalla volontà di allargare le proprie frontiere. Il mandato di cattura internazionale esistente nei confronti di Ratko Mladic rimane invariato. Hadzic, infine, come gli altri criminali ricercati, potrebbe vivere e nascondersi a Belgrado.
Film: L'azienda Vujic, a Valjevo
31/12/2008